Le Murge sono una sub regione pugliese-lucana molto estesa e caratterizzano per la maggior parte il territorio delle provincie di Bari e Matera e per questo il territorio murgiano dal 2004 fa parte del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Per secoli l’economia murgiana si è fondata sulla pastorizia e sull’agricoltura: Fenomeno importante era la transumanza, con lo spostamento di intere greggi di pecore tra le nostre murge e l’Abruzzo lungo le antiche vie di comunicazione chiamate tratturi. Il territorio è sempre stato caratterizzato da immense estensioni territoriali in cui si praticava e si pratica tuttora un’agricoltura estensiva con coltivazioni di alberi da frutto, viti, olivi, mandorli e ortaggi che caratterizzano la zona. Curiosità e interesse si nutrono, nel nostro caso, del fascino della Murgia, quell’inconfondibile aspro paesaggio in cui pietra e cielo si fondono nelle albe, nei tramonti, e nelle notti stellate e nel quale le tante essenze arboree e i profumi delle specialità culinarie catturano i nostri sensi. Questo fascino ha catturato anche noi tanto da farci imbarcare nel progetto di questa nuova esperienza con l’occhio e il cuore rivolti alle ricchezze “semplici” della nostra terra. L’idea di questo progetto nasce da una ricerca sul campo, che un gruppo di soci ha avviato e portato avanti con l’entusiasmo, con l’amore e con il legame alla propria terra e alle proprie radici, con la gioia di ritrovare il contatto diretto con le nostre tradizioni. IL NOME DEL PROGETTO è Saporibus Murgia. L’intento della nostra associazione “Paese Mio “ è tentare di far collaborare i vari produttori nella consapevolezza che unendo le forze si potrebbe dare visibilità a tutti i prodotti che caratterizzano il nostro territorio murgiano. Per questo vorremmo creare, sfruttando anche la titolarità e la nomea dei vari prodotti, una linea guida che possa far convivere i vari prodotti sulle tavole dei ristoranti, sulle tavole della rosticcerie e sulle tavole di tutti gli utenti finali educandoli a mangiare sano riprendendo le nostre tradizioni che sono rimaste chiuse in un cassetto per troppo tempo. Il progetto Saporibus Murgia ha un nome latino che ci identifica come territorio cardine della zona Mediterranea e non rinnega le nostre origini.
L’associazione ha intenzione di realizzare dei corsi di cucina finalizzati alla scoperta degli antichi sapori nel recupero delle tradizioni. Corsi in cui alla teoria si affianchi la pratica. Per noi gli antichi sapori sono anche e soprattutto quelli che si rifanno ad una cucina povera che sta tornando di moda. I piatti delle nostre mamme e delle nostre nonne sono sempre stati l’espressione di una cucina semplice che hanno alimentato delle abitudini popolari che lentamente si sono imposte per la loro tipicità anche nei ristoranti prendendo il nome di “specialità”. Si è passati da una cucina povera per necessità ad una cucina povera per attualità che tende anche al principio della riduzione dello spreco. Tener viva la tradizione diventa il nostro obbiettivo e, si pensa alle ricette tradizionali legate alle tradizioni agro-pastorali murgiane che dalla semina alla mietitura, dalla vendemmia alla raccolta delle olive, delle mandorle alle ciliegie, delle amarene, delle mela/cotogne, dalla mungitura delle mucche e delle pecore, dalla semina alla raccolta delle cicerchie, delle cime di rapa, delle lenticchie, dalla raccolta delle tante piante commestibili che la nostra Murgia ci offre : cicorielle campestri, sevùn, finocchietti, lambasciùne, cardùne, cuzzarédde, asparagi, avrùsce, borragine, cardoncelli spinosi e dulcis in fundo i funghi cardoncelli.
Oltre a ciò che descritto sopra, numerose, lungo le vie del Paese, sono le macellerie che propongono la tradizione del retrobottega, oggi vere e proprie rosticcerie con annesse sale per accogliere comodamente, ma pur sempre spartanamente, i numerosi intenditori di carni cotte al fornello.
Un solo simbolo ad indicarle: FORNELLO PRONTO! Antica tradizione di cottura delle carni, introdotta dai Greci oltre 2000 anni fa. A Santeramo in Colle quella delle carni cotte al fornello ha però una storia più recente, ma ne rappresenta per la città il simbolo della gastronomia locale insieme al tradizionale pane cotto al forno a legna con lievito madre, i prodotti caseari, le varie pietanza realizzate con materie prime della nostra terra e vino primitivo.
La carne equina dal suo particolare gusto grazie alle numerose proprietà come lo scarso contenuto in lipidi e colesterolo, la particolare sapidità e tendenza dolce oltre alla tenerezza delle carni, si presta molto in particolari diete. Ricca in Ferro.
La carne bovina è una carne rossa per la tipica colorazione, dovuta all'abbondanza di mioglobina e di emoglobina, contiene poca acqua e una buona quantità di grasso; è saporita e nutriente, più o meno tenera in rapporto all’età e all’alimentazione dell’animale da cui proviene. Le bistecche di polpa, filetto, costata, ben frollate e tenere, sono ottime cotte sulla griglia o allo spiedo, in quanto l’azione violenta della fiamma forma infatti intorno alla carne un leggero strato protettivo che impedisce la dispersione dei succhi.
La carne d’agnello è leggera, sostanziosa e digeribile. Se scegliamo quella proveniente da allevamenti di piccola e media grandezza, con una tradizione zootecnica importante alle spalle – come quella murgiana, regione da sempre votata alla pastorizia e all’allevamento delle pecore ci assicuriamo gusto, salute e, perché no, anche rispetto e tutela di territori che lottano per mantenere le proprie tipicità.
A contornare le carni appena sfornate, non manca mai la patata e la cipolla allo spiedo.
Ma, le carni equine e di asino, ben si prestano alla produzione di salumi, che spesso fanno da apertura al pranzo della domenica, accompagnati dai locali prodotti caseari freschi e stagionati.
Succulenti i ragù misti dove in tradizionale salsa di pomodoro cuoce lentamente nel "pippiare" del tegame, la braciola legata a filo e lo spezzatino, a condire orecchiette o cavatelli tirati a mano magari degli storici e locali Pastifici .
Dal fornello, inoltre, si sfornano, bombette, braciolette , salsicce, panzerotti, spezzatino con osso!... E se ancora ci sarà posto in pancia, la "pignata", stracotto di carne cotta in forno a legna, per lunghe e lente ore in anfore di terracotta speziato con le erbe spontanee della murgia e la leggera piccantezza, potrebbe completare il tour affogando nel sugo una fetta del tradizionale pane di Santeramo cotto a forno a legna negli storici panifici!
Il caseario è un'altra delle eccellenze locali ed è giusto provare anche i prodotti degli allevatori e produttori nelle diverse forme del latte.
Non vi aspettate lussureggianti sale ristorante, perchè qui occorre spirito di adattamento, senza però far mancare mai qualità e cortesia da parte dello staff delle bracerie e delle locande.
Sul gradino più elevato dell’altopiano della Murgia, Santeramo in Colle è crocevia tra le province di Bari, Taranto, Matera e centro delle Murge.
Santeramo conserva un’anima medievale nel centro storico, dove spuntano gli affascinanti resti di un monastero benedettino e la chiesa romanica del Carmine. Sono ancora vivi gli echi di un passato glorioso e il paesaggio custodisce tracce degli insediamenti umani preistorici e protostorici, come vasi, monete, armi e oggetti d’uso quotidiano e i resti dell’antica via Appia, che si perdono nelle campagne.
Un vero e proprio polmone verde racchiude Santeramo, grazie ai Boschi della Gravinella e della Parata, un paradiso per gli amanti degli animali, il luogo ideale per il birdwatching, prediletto dal falco grillaio, rapace adatto agli ambienti di steppa della Murgia.
Sono un salto indietro nel tempo, i festeggiamenti in onore di Sant’Erasmo, il 2 giugno, con la tradizionale fiera paesana, l’esibizione delle bande da giro, la processione con l’effige dorata del Santo e la discesa del Carro trionfale, preceduta dalla Cavalcata in costume d’epoca.
Proprio sulla base di ciò che è stato detto in precedenza, è nata l’idea negli ultimi anni di studiare il territorio con le sue bellezze, i suoi profumi e i suoi sapori. Per questo si sono realizzate manifestazioni che miravano a valorizzare al meglio i nostri studi fatti dai vari professionisti facenti parte dell’Associazione. Perciò possiamo dire con orgoglio che abbiamo realizzato :
- “Sagra Semplice”, sagra che ricade semestralmente e giunta alla 6a edizione
- “Viaggio nella Murgia” ,passeggiata diurna sulla Murgia e soprattutto nelle “Quite”che ha lo scopo di far conoscere la storia e la conformità delle Murge stesse
-“Passeggiata santermana”, passeggiata nel centro storico del Paese che realizziamo ogni qualvolta turisti o cittadini dei paesi limitrofi ci chiedono di visitare lo splendido Centro Storico di Santeramo
-“ MusicArt” giunto alla 8a edizione con cadenza annuale nel periodo pre-natalizio. Concerto di musica classica che negli ultimi anni ha visto la presenza importante della soprano Nadia Divittorio
- “ I tesori della Murgia – profumi e sapori della nostra civiltà” 1a edizione realizzata pochi mesi fa che ha riscontrato un grosso successo in quanto prevedeva una degustazione basata esclusivamente su prodotti tipici locali che ha avuto in prestigioso patrocinio dell’AIS Murgia e della Confesercenti
- “Torneo di dama” giunto alla 8a edizione
- “Concorso fotografico : Arte 20…” che mira a valorizzare i vari hobbisti e intenditori di scatti del nostro territorio
-In fase di realizzazione, Marchio “ Paese Mio”, marchio dedicato alla valorizzazione delle produzioni e delle tradizioni locali e murgiane che verrà iscritto alla Camera di Commercio
-In fase di realizzazione, Brevetto per un gusto particolare di gelato realizzato con un prodotto tipico della murgia che sarà il nostro fiore all’occhiello.